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mercoledì 29 febbraio 2012

#Anonymous is not a criminal organization

Oggi è una giornataccia, la notizia dell'arresto di 25 presunti Anonymous di età compresa fra i 17 e 40 anni, rimbalza su ogni dove, Twitter con l'hastag #Anonymous is not a criminal organization, ha, come sempre, dato il via al tam-tam dell'operazione compiuta dall' Interpol.

interpol.int TANGO DOWN II 404 Interpol, #Anonymous is not a criminal organization.

Il fattaccio si è consumato nella tarda serata di ieri, coordinato in Spagna, Argentina, Cile e Colombia.
Per il momento le persone arrestate sono indagate e sospettate per una serie di attacchi e defacing a diversi siti istituzionali dei partiti spagnoli, il Ministero Colombiano della Difesa, la Presidenza stessa, una società elettrica in Cile e la bibblioteca nazionale. Li tenevano d'occhio da metà Febbraio, periodo in cui ebbe inizio l'operazione Unmask dell'Interpol, con sede coordinatrice a Lione, in Francia. Rischiano una condanna da 541 giorni a 5 anni di reclusione, se dimostrata la colpevolezza.
Sono stati traditi da un indirizzo ip reperito in una chat nei loro server, secondo LaPresse.
Aldilà del "pavoneggiamento" dell'Interpol, che crede di aver compiuto chissà quale opera di bene liberando il mondo da ben 25 "pericolosi criminali", aldilà di tutti i particolari tecnici e la profusione dei dettagli, sicuramente di quelli che ci è dato di sapere, c'è un piccolo particolare, probabilmente irrilevante ma alquanto fastidioso. Il Prefetto in Cile addetto all'"indagine", (non gli sembrerà vero di aver messo le mani sulla rappresentanza di un simbolo che ormai significa per tutti "Libertà", un simbolo chiaramente identificato come la netta contrapposizione attiva alle ingiustizie in tutte le sue forme, contro gli abusi di potere di ogni genere, ampiamente dimostrativi) dichiara, sempre dopo aver fatto esercizio per nascondere l'immensa soddisfazione, (questo l'immagino io) e probabilmente procurandosi una maschera di assoluta indifferenza, (anche questo l'immagino io) ha dichiarato che le autorità ancora non sanno se gli arrestati hanno legami con un "gruppo illeciti" e stanno ancora valutando ogni possibilità, (questo non è frutto della mia immaginazione) nonostante abbiano "abbaiato" a destra e a manca il successo dell'operazione. Ma allora prima di sproloquiare abbiate almeno la decenza della cautela.
In poche parole non hanno prove concrete che si tratti di "Anonymous" e mettono le mani avanti, per ogni evenienza, in poche parole è ancora tutto da dimostrare, le supposizioni non bastano. Non è semplicissimo dare un volto ed un nome "vero" a qualcosa che non esiste, che non può avere un'identità, una collocazione temporale. Andateci piano con le accuse se poi dite che avete tirato ad indovinare. Al massimo potete arrestare persone, convincervi che facciano parte del collettivo che tanto vi opprime e farli passare per tali, chiunque siano. Voi non lo saprete mai.
Tanto non dimostrerete mai nulla, non sapete nemmeno di cosa state farneticando, vi servite solo di un nome che è divenuto la vostra spina nel fianco, la vostra angoscia più profonda, vi servite di un nome che per voi non sarà mai tangibile, perchè non lo potrete mai capire.
Voi siete dall'altra parte della barricata, dalla parte della frustrazione, è questa la vostra condanna, ora e sempre. Non li fermerete mai, sono ovunque, anche nelle vostre case. Una rondine non fa primavera.
Naturalmente non vi dovete aspettare che porgano l'altra guancia.

La risposta di Anonymous non si è fatta attendere, immediatamente dopo gli arresti, il sito dell'Interpol ha subito un doveroso attacco, down. Che fighi all'Interpol!
"#Anonymous is not a criminal organization"
"#Interpol, non fermerai Anonymous"



4 commenti :

  1. In questo articolo hai dato il meglio di te, mi piace un sacco, complimenti, sei bravissima.

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  2. Parole sante! Anonymous non si possono fermare.

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  3. Grazie Cri, spero di non deluderti mai.
    Grazie anche ad Anonimo, hai ragione, non si possono fermare.

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