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martedì 6 settembre 2011

Anonymous e LulzSec dimostrano l'insicurezza delle banche

A distanza di qualche giorno dall'incursione dimostrativa di Anonymous in collaborazione con LulzSec ai danni di una banca italiana, è naturale pensare a quanto siamo messi male in fatto di sicurezza, anche in questo campo.
Gli articoli a proposito di questo fatto, si sono sprecati e molti sono anche stati poco precisi, per non dire altro. Linkiesta titola "Anonymous attacca una banca....", beh, è un tantino distorto come titolo. Anonymous non attacca nessuno, Anonymous è dalla parte dei cittadini, sarà bene che ve lo mettiate in testa tutti quanti. Hanno voluto dimostrare quanto i sistemi di sicurezza bancari siano labili. Non hanno rubato dati dei clienti, non hanno rubato soldi, non hanno attaccato pistola alla mano. Non sono delinquenti. Scegliendo una banca a caso, nel giro di un quarto d'ora il sistema di websecurity è andato a farsi friggere. Fantastico! Forse è meglio tornare al vecchio materasso! Vi rimando al comunicato su Pasterbin, con il quale Anonymous mette in chiaro la questione, dichiarando, oltretutto, di  non aver defacciato la homepage della banca per non danneggiare i comuni mortali nella fruizione dei servizi bancari. Meditate gente...meditate!
Però una piccola defacciatina non ci sarebbe stata male, ah ah (scherzo), magari con la solita firma:


We are Anonymous
We are a legion
We do not forgive
We do not forget
Aspect us


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