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lunedì 3 dicembre 2012

Take Action contro ITU

Siamo di nuovo a parlare di censura. Questa volta è tosta, ci hanno chiuso la porta in faccia, i potenti del mondo stanno decidendo cosa ne sarà di Internet, come sarà regolamentato, come dare maggiore controllo a certi paesi notoriamente censori. ITU alias ONU, dal 3 al 14 Dicembre a Dubai, deciderà cosa ne sarà di noi e della libertà della rete. In definitiva, il succo è questo.

ITU è l'agenzia dell'ONU che supervisiona e regola le telecomunicazioni tra le Nazioni Unite e che ha indetto questo evento, riunendo 193 paesi al Wcit, Worl Conference on International Communication. Ma la rete funziona, perchè la vogliono cambiare? A noi interessa questo, aldilà delle varie e improbabili motivazioni addotte e dagli interessi di colossi come Google che la vogliono mantenere così com'è.
Ma andiamo, preoccupiamoci di Internet, nel vero senso della parola, lasciamo stare Telco, ETNO e politiche complicate che parlano solo di guadagni e di tasse sulle telecomunicazioni, di investimenti nelle infrastrutture per garantire al maggior numero di persone ad accedere alla rete, andiamo al nocciolo della questione, quello che ITU maschera sapientemente dietro a queste motivazioni così alte. Internet non deve essere privilegio del mondo ricco, come vorrebbe questa "agenzia", non è nato per questo e la sua evoluzione deve avvenire in senso contrario a come la vorrebbero le menti con gli occhi a forma di $ o peggio ancora, con la solita parola ormai ricorrente e combattuta ad oltranza in ogni forma possibile:Censura.
I conti non tornano, improvvisamente lo scopo primario sarebbe di migliorare l'accesso a Internet in tutte le parti del mondo. OMG, ma non abbiamo bisogno dell'aiuto di questi signori, un terzo del pianeta è già online, 2 miliardi di persone e certamente non dobbiamo ringraziare ITU per questo, nè può essere un buon motivo per il quale ci debba ficcare il naso, a porte chiuse.
ITU vorrebbe entrare a pieno titolo nella gestione di Internet, nei suo contenuti, in quello che le persone stanno guardando e dicendo, violando tutto quello in cui crediamo in termini di democrazia e opportunità, e ci dobbiamo opporre.
ITU vuole mettere le mani su Internet, le proposte trapelate, non sono incoraggianti, balzano agli occhi quelle di Russia e Cina, che vorrebbero nuovi sistemi per limitare l'accesso ad alcuni contenuti (sarebbe utile sapere quali contenuti) e più controllo. Come se già non se lo prendessero, vergognosi.
 ITU vuole minare l'attuale configurazione di Internet, la sua libertà innata, favorendo paesi repressivi con i loro governi controllori.
Internet si è diffuso velocemente perchè non è stato controllato da un'ente governativo in cui solo gli altri governi potevano votare, è nato come un sistema aperto, interoperabile, senza burocrati tra i piedi. Ogni modifica non ha senso, cosa vogliono? Pensano veramente di portare maggiori investimenti tramite società che hanno incanalato denaro verso governi corrotti? Ok, Telco vorrebbe che il traffico generato fosse pagato anche da chi genera servizi e contenuti, come Google, il quale ovviamente, ha tutto l'interesse a mantenere le cose come stanno, visto il progetto per far pagare le tasse agli Over-the-Top ed ha intrapreso una campagna "contro", una Take Acion per la libertà della rete e per la sua. Ma a noi interessa una cosa sola, la nostra libertà e ad ogni modo ITU non è certo la sede adatta per legiferare sul futuro di Internet, in un'assemblea fatta solo di rappresentanti di governi. C'è da rabbrividire.
Non solo Google è contrario comunque, questo summit fra potenti ha mosso diverse associazioni, tutte preoccupate per le libertà della rete, non certo per motivi meno nobili.
The Internet Defense League, con il suo Cat Signal, senza contare la forte opposizione dell'UE, di Neelie Kroes, la vice-presidente UE per l'agenda digitale. Insomma, guardiamo al lato pratico, giù le mani dalla rete, non lasciamo che alcuni governi approfittino di un'incontro "privato" per autorizzare la censura e regolamentare Internet.
I documenti trapelati sono caricati su WCIitleaks, per ogni paese facente parte dell'ONU.


Un mondo libero e aperto dipende da un web libero e aperto.

Google - Take Action

Stop The Internet Coup

                                                                                                    

3 commenti :

  1. È vergognoso il modo di operare dei governi, motivano il tutto con fini nobili e poi si chiudono in una stanza per fare i loro comodi, prendere decisioni che coinvolgono tutti, ma senza interpellare nessuno, anzi, non fanno trapelare nulla di quello che stanno facendo (se non fosse per i documenti sfuggiti...)

    Bisogna prendere posizione e mobilitarsi in massa, firmate le petizioni, sia di Google che di IDL. Spero che firmino in tanti e che molti seguano il tuo esempio e facciano girare la notizia.

    Articolo bellissimo Flo, sei proprio bravissima a scrivere, questo è il miglior blog in assoluto per me.

    Bellissima anche la nuova grafica (quelle vecchie non erano da meno :D), oltre ai contenuti fantastici.

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  2. Grazie Cristian, ma c'è qualcosa che non ti piace di quello che scrivo? xD
    Speriamo davvero che non ci tirino un brutto colpo, ne abbiamo abbastanza di censure.

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    1. No, mi piace tutto xD Gli articoli sono uno più bello dell'altro, le pagine idem :-)

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