Israele e Palestina, l'eterno conflitto senza soluzione, ancora una volta alla ribalta della cronaca, una cronaca di sangue, di vite spezzate, di distruzione reciproca. Diventa sempre meno importante stabilire chi dei due abbia ragione, se una ragione ha senso, eppure è quasi inevitabile schierarsi dalla parte del più debole, come ha fatto Anonymous.
Capisco il loro pensiero, per molti versi è anche il mio, la voglia di rivalsa su uno stato potente economicamente e militarmente che i paesi occidentali hanno legalizzato alla barbarie, nonostante gli americani e alleati, si riempiano la bocca con la difesa dei diritti umani.
Non mi interessa Hamas, i terroristi, la religione che considero sempre e comunque il male dell'umanità, penso solo alle persone, alle donne, ai bambini che si trovano in mezzo ad un'antico e sempre irrisolto conflitto, fatto di odio e di vendetta che schiaccia tutti loro senza pietà, da sempre.
E' difficile approfondire una questione così complicata, tutto il Medio Oriente è complicato, ma non venitemi a raccontare che Israele attacca per difendersi dai missili di Hamas, è ridicolo. Israele, aldilà delle sue ragioni, che tanto oscure non sono, ha sempre dimostrato la sua superiorità e la sua durezza. Le cifre parlano chiaro, nell'ultimo decennio le vittime israeliane sono state 21, 2.300 quelle palestinesi. Bisogna parlare proprio di numeri, per quanto sia orrendo.
Non voglio però addentrarmi nella questione puramente politica, c'è già tanta gente "esperta" di Medio Oriente che lo fa a rotta di collo e spesso senza cognizione di causa. Preferisco scrivere le ragioni per cui Anonymous ha duramente cyber-attaccato i siti israeliani.
Io credo fermamente in Anonymous, loro sono sempre al fianco degli oppressi, dei popoli soggiogati dai governi oppressivi. Loro non fanno da spettatori, distaccati e inermi, come certi articoli che ho letto vorrebbero che facessimo tutti quanti. Come se un mondo così lontano da noi, non facesse parte dello stesso mondo in cui viviamo.
Anonymous, ha diramato un comunicato, con il quale ha dato il via al più grande attacco informatico mai avvenuto.
Nel frattempo si sono susseguite morti di innocenti, distruzione, paura.
Anonymous ha "costruito" un pacchetto, "Care Package Gaza", contenente le istruzioni per aiutare i palestinesi, nel caso in cui il governo israeliano minacciasse la loro connessione ad Internet, comprese le informazioni per eludere la sorveglianza dell'IDF e consigli di primo soccorso.
Gli attacchi informatici sono stati massicci e senza sosta, colpendo siti istituzionali e privati.
Anonymous ha cercato di spiegare il suo appoggio senza forse e senza ma, al popolo palestinese:
"Quello che sta accadendo in Palestina è oppressione. Non hanno marina, nessun esercito o forza aerea. Non c'è nessuna guerra a Gaza. C'è solo un'applicazione continua di forze militari da parte di Israele, nel tentativo di "incoraggiare" tutti a portarsi fuori dallo stato Palestinese, nonostante il Diritto Internazionale affermi che è illegale. Questa arbitraria espansione del territorio da parte di Israele è iniziata nel 1948, causando lo sfollamento di 700.000 palestinesi. Oggi i palestinesi non sono autorizzati a vivere in isediamenti israeliani, costruiti in zone di "sicurezza" su terra rubata. Il nostro obiettivo è quello di tutelare i diritti del popolo palestinese, che rischia di rimanere sotto silenzio perchè Israele ha fatto il possibile per chiudere i servizi di telefonia e internet in tutta Gaza.
Sappiamo cosa è successo alle vittime, quando le luci si spengono è oppressione. Il governo che ha finanziato la guerra ha adottato pratiche ingannevoli contro i propri cittadini. I veri terroristi sono quelle persone che perdonano la corruzione e chiudono gli occhi davanti alla morte di persone innocenti. La parola "terrorismo" non appartiene a Israele o agli Stati Uniti. Giudicatevi per le vostre azioni. Pace e libertà per tutti".
Cari cittadini di tutto il mondo, questo è Anonymous.
Governi di tutto il mondo, non toccate la rete agli Anon, ne paghereste le conseguenze.
Non cercate di isolare i vostri cittadini, ne paghereste le conseguenze.
Non abusate del vostro potere per opprimere i popoli, ne pagherete le conseguenze.
Non c'è nulla di peggio che interrompere le comunicazioni, Anonymous non lo può tollerare e nemmeno noi lo dobbiamo fare.
Ai cittadini palestinesi:
Sappiate che tutti gli Anonymous sono con voi in questa lotta. Useremo tutte le nostre risorse per assicurarvi di rimanere connessi a Intenet e permettervi di trasmettere le vostre esperienze al mondo.
Avete capito il perchè?
Dopo 8 giorni di guerra, l'Egitto ha mediato la tregua. Ho l'impressione che Israele abbia uno strano concetto di "tregua". E' già stata violata, ma non mi aspettavo nulla di diverso. Questo non significa essere da una parte piuttosto che dall'altra, significa semplicemente vedere quello che accade, con gli occhi non offuscati da sentimenti di qualsiasi natura.
We are Anonymous
We are Legion
We do not forgive
We do not forget
Expect us
Respect us
Articolo stupendo Flo, beh, l'hai scritto tu :) I tuoi articoli sono sempre così pieni di passione.
RispondiEliminaCome si potrebbe non schierarsi dalla parte degli oppressi, come si potrebbe non appoggiare Anonymous in questa causa (ma anche in tutte le altre)?
Decine di bambini, donne, uomini, perdono il bene più prezioso, la vita, in una guerra senza senso. Spero in una mobilitazione mondiale, spero che tutto questo finisca il prima possibile, spero nei fatti.
Grazie! XD (sei di parte)
RispondiEliminaSarò di parte, ma tu sei bravissima :D E quello che scrivi è bellissimo.
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