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venerdì 6 dicembre 2013

Per non dimenticare Madiba



Ieri sera è morto Nelson Mandela, all'età di 95 anni. Non amo particolarmente le pubblicazioni post-mortem, i "RIP" di circostanza, le frasi ad effetto confezionate ad hoc per l'occasione e infatti mi ritrovo abbastanza combattuta fra il gesto di omologarmi, cosa che odio con tutto il cuore, e il bisogno di un ricordo che possa rimanere vivo nella mia mente, forse, inconsciamente, per un semplicemente atto di profonda ammirazione e rispetto che mi costringe a scavalcare le mie remore, ripetendomi che la retorica non c'entra nulla (ma non ne sono tanto convinta) e che devo equiparare ad una sorta di "licenza poetica". Mi auto assolvo.

Mi piace chiamarlo Madiba, come l'ha sempre fatto il suo popolo e non solo. Era malato da tempo si, ha raggiunto la veneranda età di 95 anni, il mondo era preparato all'ineluttabile, eppure, come poche volte accade, ha lasciato dietro di sè un forte senso di perdita, la consapevolezza di quello che ha rappresentato e che ha compiuto durante tutta la sua vita di lotta per la libertà, contro l'apartheid. Leggenda e storia allo stesso tempo.

Madiba è stato un guerriero, oggi lo definiremmo un'attivista. La sua lotta di tutta una vita per l'uguaglianza, i diritti civili, sociali e politici dei sudafricani neri gli sono costati 27 anni carcere, carcere duro, che ha lasciato un segno indelebile nel fisico ma non ha scalfito il suo spirito, lunghi e dolorosi anni che non gli hanno impedito di portare avanti la sua battaglia, oltrepassando con la forza della sua determinazione la barriera che lo separava fisicamente dal suo popolo. 

Madiba è stato un'uomo che è riuscito a trasformare un 'ideale in una realtà, la speranza che l'ha sempre guidato e che ha saputo trasmettere al suo popolo non è stata vana. Un'immenso piccolo uomo armato solo di sè stesso, di tolleranza e fratellanza. Cosa che tutti noi, nessuno escluso, non può nemmeno sognare di poter mai raggiungere.

"Al mondo esiste una sola razza, si chiama ...l'umanità" 

La sua lunga storia è anche un'esempio di cosa significhi essere pacifisti ed allo stesso tempo guerrieri, si può capire anche dal suo ultimo discorso.

Madiba è stato accusato di parecchie cose. Durante la sua presidenza, carica che durò per poco tempo (1994-1998) un nutrito gruppo di case farmaceutiche gli diedero battaglia e lo portarono in tribunale per aver emanato una legge che consentiva al Governo del Sud Africa di importare e produrre medicinali per la cura dell'AIDS a prezzi sostenibili.. Allucinante. Ai tempi, le multinazionali furono praticamente costrette ad abbandonare ogni velleità legale, tanto furono massicce le pressioni internazionali, sia politiche che popolari.

E che dire della sua dichiarazione davanti ai giudici del tribunale quando fu condannato e incarcerato:

"Sono pronto a pagare la pena, anche se so quanto sia triste e disperata la situazione per un africano in un carcere in questo paese. Sono stato in queste prigioni e so quanto forte sia la discriminazione, anche dietro le mura di una prigione...contro gli africani. In ogni caso queste considerazioni non distoglieranno me nè altri come me dal sentiero che ho intrapreso. Per gli uomini, la libertà nella propria terra è l'apice delle proprie aspirazioni. Niente può distogliere loro da questa meta. Più potente della paura per l'inumana vita della prigione è la rabbia per le terribili condizioni nelle quali il mio popolo è soggetto fuori dalle prigioni in questo paese...Non ho dubbi che i posteri si pronunceranno per la mia innocenza e che i criminali che dovrebbero essere portati di fronte a questa corte, sono i membri del governo."  

E così è stato. 

Non si può che inchinarsi, ancora e mille volte ancora, davanti a un uomo che è stato e rimarrà per sempre un simbolo di libertà e abnegazione, per tutti, per chi come me non l'ha vissuto ma solo "studiato" e per chi parla di diritti civili solo a parole, senza comprenderne appieno il significato e l'importanza sotto tutti i punti di vista. Per chi, trincerato dietro uno sterile perbenismo, non ammette battaglie del dissenso che non siano delimitate in perimetri preconfezionati.

1 commento :

  1. Non credo ti debba assolvere da qualcosa Flo :-* E' un pensiero stupendo Flo. R.I.P. Madiba

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