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mercoledì 14 marzo 2012

AGCOM 2 Il ritorno

Questa AGCOM non la sopporto più, come non sopporto la SIAE del resto, come non sopporto l'esaltazione del copyright, come non sopporto l'abusata parola "pirateria".
Voi penserete: ma c'è qualcosa che sopporti? Risponderei: Si, ma ci dovrei pensare molto bene. Qui nessuno fa una piega, tutta questa gente fa e disfa a suo piacimento alla faccia nostra, tutti i santi giorni, in tutte le forme possibili ed immaginabili e mi dovrebbe stare bene? Non ci penso proprio.

 Dopo l'insurrezione della rete, le petizioni online, l'attacco al sito di AGCOM da parte di Anonymous, dopo due anni di spreco di tempo e denaro pubblico, sembrava che la suddetta agenzia avesse deciso di mollare la presa sull'infelice delibera, passando la patata bollente alla consultazione parlamentare.
Vi ricordo che AGCOM voleva istituire una procedura puramente amministrativa per rimuovere i contenuti online sospettati di violare il diritto d'autore, anche su base di richiesta da parte di chiunque e obbligare i provider a filtrare determinati siti web in modo da renderli irraggiungibili dall'Italia, pena ingenti sanzioni e senza il coinvolgimento del sistema giudiziario. Si voleva addirittura sostituire alla legge, minando alle fondamenta il diritto ad una rete libera ed imparziale. Solo l'idea di una cosa del genere mi fa impazzire, figuriamoci la pratica.
Detto questo e tornando a bomba, subito dopo l'indiscrezione circa l'abbandono della delibera, riportata su ogni dove, spunta come per magia l'indignazione di Marco Polillo, (Presidente di Confindustria Cultura Italia, lo specifico solo per informazione, non andrebbe nemmeno nominato, sono tutti presidenti di qualcosa di oscuro e anche inutile,  per la maggior parte di noi assolutamente sconosciuto, non si capisce bene in cosa accidenti consista il suo operato se non di sbucare dal nulla per sparare cazzate) dichiarando a destra e a manca che il nulla di fatto da parte di AGCOM, avrebbe posto l'Italia fra i paesi nella lista nera (adoro questi paesi) che favoriscono "l'aggressione alla proprietà intellettuale" (non aggrediscono proprio nulla, sono semplicemente più avanzati degli altri) e che AGCOM si sarebbe arresa sotto la pressione di campagne demagogiche promosse dalle lobby pro-pirateria. Ma che racconta questo tizio? Parla addirittura di lobby, ma come osa? Solo per questo lo metterei ai lavori forzati in Siberia, forse si renderebbe conto di cosa vuol dire perdere la libertà, in rete e nella vita, il concetto è unico. (anche AGCOM manderei in Siberia, già che ci sono anche la SIAE e non se ne parla più).
Fatto sta che, sempre per magia, visto che non si spiega l'improvviso revival della questione abbandonata,  (che sia stata la solita subdola manovra per rinverdire la delibera, un finto dietro-front con conseguente finto e programmato sdegno delle lobby? Quelle vere) siamo punto e a capo, cioè AGCOM vuole varare la delibera entro maggio, prima che scada il mandato agli attuali commissari e lascino le poltrone ai successori.
Tutta questa improvvisa fretta, sembra sia dovuta al "Parere" commissionato sicuramente dal cliente AGCOM (pur non essendo intestato e quindi un'altra cosa oscura, cioè non c'è scritto da nessuna parte chi abbia chiesto il "Parere") di un ex presidente della Corte Costituzionale (addirittura), che, guarda caso, se ne esce con la brillante dichiarazione che "l'Autorità per le Garanzie, può benissimo dettare le regole per il diritto d'autore, potendo perfino spingersi ad autoattribuirsi il potere di ordinare agli ISP (provider) di bloccare l'accesso ai siti stranieri, attraverso i quali vengono diffusi contenuti protetti da copyright".
Ci sono parecchie cose che non vanno, oltretutto questa faccenda dei provider sceriffi della rete, era stata tolta dalla bozza di delibera nel luglio dello scorso anno, viste le proteste infiammate.
Beh, mi sembra ovvio che bisogna ricominciare a "dimostrare" dissenso, prima che ci ritroviamo con una rete blindata più che mai e gli ISP con il fucile spianato.
Anonymous, cerchiamo di fare qualcosa di meglio di un attacco DoS, qua ci vuole la mano pesante, gente, Agorà, Avaaz, diamoci una mossa, non sarebbe giusto fregarsene ed utilizzare le solite scappatoie e le nuove meravigliose "trovate" che non mancheranno ad arrivare. Accidenti quanto sono ostinati (wow, sono un gioiellino) che credono di aver tolto di mezzo a colpi di chiusure di siti, la loro bestia nera, dicasi "Pirateria",  come se questi sistemi da santa inquisizione fossero la soluzione delle loro ossessioni. Ancora non l'hanno capito che ...fatta la legge, trovato l'inganno?
Perchè costringere in tutti i modi a dissentire violando le regole? Sono proprio fessi.

3 commenti :

  1. Bellissimo quest'articolo, complimenti.

    Ti appoggio su tutto.

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  2. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

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