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lunedì 3 novembre 2014

Reyhaneh, le donne e l'Islam




Reyhaneh Jabbari è la ragazza iraniana di 26 anni condannata a morte 5 anni fa, quando il tribunale di Teheran la dichiarò colpevole di aver ucciso un uomo, l'uomo che, secondo la deposizione di Reyhaneh, aveva tentato di usarle violenza e che pertanto l'ha costretta a difendersi.


La sentenza è stata eseguita nella notte dello scorso 25 Ottobre mediante impiccagione, al cospetto dei famigliari della "vittima". Reyhaneh non ha accettato di negare il tentativo di stupro da parte dell'uomo in cambio della sua salvezza, firmando così la fine della sua breve vita, scegliendo la sua dignità di donna.

Non a caso scrivo a posteriori di questa tragica vicenda, non ripeterò a pappagallo le innumerevoli versioni dei fatti o presunti tali, a distanza di giorni dall'accaduto posso dire di aver letto veramente di tutto e il contrario di tutto. C'è molta confusione nell'informazione, già di per sè poco attendibile in generale, ma il semplice fatto che alcuni scrivano di un tentato stupro ed altri di stupro vero e proprio la dice lunga sulla superficialità a cui siamo sottoposti e ingannati.

Pensando e ripensando a questo orrore, sono giunta alla conclusione non conclusione che la verità non la sapremo mai, nemmeno affidandoci alla stampa internazionale, spesso e volentieri più seria della nostra e che spesso ha l'accortezza/correttezza di non dare tutto per scontato.

Quindi le "indagini" su un processo viziato, su fantomatici servizi segreti, (anche Reyhaneh, per qualcuno, ne faceva parte, come l'uomo che l'ha aggredita) su propaganda di qualsiasi genere, su avvocati negati e riassegnati, varie storie sulla veridicità del messaggio "testamento" registrato in Aprile (vocale ma non meglio identificato, trascritto in seguito) e mai pubblicato prima della morte...insomma demando volentieri a chi crede di avere la verità in tasca, sia per sentito dire o per aver letto il giornaletto della parrocchia o per lo strillone del telegiornale.
Credo che la questione sia molto più complessa di quanto ci appare e di quanto possiamo recepire. L'unica cosa che conta è che stata impiccata come fosse un nulla. Il mondo è rimasto inascoltato, nessuna pietà. Non è la prima volta.

Sono certa che molti si pongono tante domande senza trovare una risposta plausibile, per esempio perchè non si parla delle donne condannate a morte in Arabia Saudita e in attesa dell'esecuzione? Sono 14 e moriranno lapidate. Per stregoneria.
Perchè non ci sono campagne massicce per tutte le donne uccise "legalmente" ma anche per quelle meramente vittime di usanze barbare? Perchè la sovranità di uno Stato fatto di uomini che usano e abusano per diritto acquisito o dettato da una religione folle? Voglio precisare che per me tutte le religioni sono folli, naturali incubatrici di potenziali disordini mentali e che inibiscono e ottembrano una vera libertà di pensiero.

La feroce discriminazione nei confronti delle donne in alcuni paesi islamici è sotto gli occhi di tutti e da sempre. Chi si ribella muore, nel migliore dei casi subisce l'ira violenta di una mentalità profondamente maschilista, ma la sottomissione di tutte equivale ad una resa senza appello, l'accettazione di ruoli arcaici prestabiliti da una cultura/religione che non ha mai considerato le donne come esseri umani, dettami consolidati  nei secoli da un fanatismo sempre pronto a sfociare in violenza in ogni declinazione, non solo fisica, forse è sintomo di una cultura di cui non ci si vuole sbarazzare.

Sicuramente è più facile a dirsi che a farsi, chi osa opporsi alle "tradizioni" incorre a punizioni a dir poco abominevoli, come è accaduto a Isfahan, sempre in Iran, dove alcune ragazze sono state sfigurate dall'acido lanciato da due motociclisti per non aver indossato adeguatamente il velo. Il governo si è dissociato, loro al massimo condannano all'impiccagione, le donne protestano, ma intanto il danno è fatto, chiunque siano gli autori, estremisti, come dicono, o meno.

E a proposito di estremisti, che dire della donna lapidata dall'ISIS, perchè adultera e "amorevolmente assistita" dal padre?
Un padre che non l'ha perdonata (ma di cosa?) per paura dei jihadisti? Guardando il video e ascoltando le sue misere parole, ho avuto la netta sensazione che credesse veramente alle nefandezze che pronunciava. Non ha vacillato nemmeno un'istante davanti alla preghiera della figlia terrorizzata, anzi ha lanciato sassi a sua volta. Un video messaggio all'Occidente? Ma che se ne fa l'Occidente di messaggi da questi pazzi furiosi?

Non pensiate che la lapidazione avvenga solo per mano di estremisti. Se abbiamo un'immagine distorta dell'Islam non è certo per mancanza di "fatti e misfatti", fermo restando che esiste un'Islam moderato e modernizzato, nonostante siano in molti a sostenere il contrario.

E' doveroso fare alcune distinzioni, senza per questo dimenticare la radice di tutti i mali.
In Tunisia, per esempio, il livello di discriminazione delle donne non è così profondo, sono libere di vestirsi come vogliono ed hanno acquisito diritti quasi pari agli uomini, così come in Turchia, dove molte di loro occupano posti di potere.

Ma basta allontanarsi di poco, geograficamente, per approdare in Algeria, dove le donne subiscono violenze sessuali, sistematicamente, dai fondamentalisti, ancora costrette a lottare e infrangere la regola del "velo", a loro rischio e pericolo. Se non fosse tanto grottesco, riderei in faccia a chi insiste nell'affermare, donne comprese, che il velo, il burqah in Afghanistan  e quant'altro sia una libera e orgogliosa scelta di "identificazione" della propria tradizione. "Tradizione" è una parola orrenda.

Nonostante, in alcuni paesi, qualcosa sia cambiato, il retaggio culturale è duro a morire e nei Paesi più repressivi, soprattutto a regime teocratico, resta fermo e irremovibile il concetto di inferiorità delle donne, relegate allo stato perenne di sottospecie umana, dove nessun movimento è riuscito a ristabilire l'ordine naturale delle cose restituendo la legittima dignità del genere femminile, ancora sopraffatto dall'ignoranza patriarcale, maschilista e violento.

Dipende tutto da loro, dalla volontà di riscatto, dal coraggio che possono trovare pensando a quale mondo consegnano le loro figlie. Sarebbe un'inizio non educarle alla subordinazione e al servilismo verso i "maschi" di casa e magari riuscire a dimenticare le "Sacre scritture".  Certo per me è facile, visto che considero la Bibbia un romanzone nemmeno tanto riuscito. Rimango in attesa di scomunica, che accoglierei con gioia.


Hadith 3826 (Il Profeta)

"Non è vero che la testimonianza di una donna equivalga la metà di quella di un'uomo? La donna rispose: Si. Lui disse: Il perchè sta nella scarsezza del cervello di una donna."

3 commenti :

  1. Donne che valgono meno di oggetti, questa è purtroppo la realtà di certe mentalità. Il versetto finale dice tutto, finché resteranno dietro quella roba.... Allucinante che per le donne ci sia una giustizia diversa, perché ad un uomo dubito avrebbero chiesto una confessione in cambio della vita. Reyhaneh purtroppo è nata nel posto sbagliato, dove le hanno chiesto di scegliere tra la vita e la dignità. Il mondo non ha potuto aiutarla, come non riesce o non vuole aiutare tutte le altre, vittime anche di se stesse. È difficile acquisire cose normali in un mondo dominato da "uomini" accecati dalla religione, ma neanche sembrano provarci, azz.
    Il caso della ragazza lapidada dal padre mi ha impressionato ancora di più, se neanche un padre riesce a considerare la propria figlia come un essere umano come lui....
    Spero che un giorno, vicino, scatti qualcosa nelle loro teste e si riprendino quello che spetta loro di diritto.

    Molto bello questo post Flo, intenso, critico e personale, mi piace molto. Finisce dritto dritto tra quelli speciali.
    Ci vuole tempo, qualcosa che ti faccia scattare la scintilla, ma quando scrivi.... Grazie, grazie per aver condiviso un po' di te stessa :-*

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  2. Grazie Cri, sempre esagerato. Comunque ci vuole tempo si...(anche) perchè non ho tempo xD Tanto è un blog per caso...

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    1. Un blog per caso meraviglioso :-) Anche se non hai tempo, quando arriva il momento, scrivi, bisogna solo aspettare.
      Dai che non sono esagerato xD È la verità quello che ho scritto ;-) :-*

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