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mercoledì 28 maggio 2014

Sabu: il traditore di Jeremy Hammond e LulzSec è libero





E' evidente che per indurmi a scrivere ci vuole qualcosa  di estremamente motivante, a grande impatto emotivo, naturalmente secondo il mio personale sentire. L'epilogo della storia di Sabu, la spia che non viene dal freddo,  fa parte di quel "qualcosa".

Hector Xavier Monsegur aka Sabu è libero, ieri, la sentenza del giudice Preska ha rivelato quanto la giustizia, se così si può chiamare, non sia uguale per tutti e subisca straordinarie declinazioni, a seconda dei casi, degli attori e delle contropartite.

Grazie Hector Xavier Monsegur aka Sabu.

Sabu, offline era un'esperto di sicurezza informatica, disoccupato, abbandonato dalla madre e con padre trafficante di droga, nel 2011 fonda LulzSec, una ramificazione di Anonymous divenuta famosa per l'attacco a PayPal che bloccava le donazioni a Wikileaks.
Fatto sta che, sempre nel 2011, Sabu viene arrestato dall'FBI e da lì inizia lo smatellamento di LulzSec, la vendita coatta dei compagni di "bandiera", assumendo all'insaputa degli Anons,  il doppio ruolo di hacktivista e di informatore (spia) e cercando di intrappolare molti dei suoi compagni per indurli a partecipare ad azioni che li avrebbero consegnati direttamente nelle mani dei federali. 8 fra Anons e LulzSec.

Uno su tutti Jeremy Hammond, condannato a 10 anni per l'attacco all'agenzia privata Stratfor, target istigato da Sabu, il quale manovrato e ricattato dall'FBI, non ha esitato nemmeno per un'attimo a barattare la sua libertà con l'arresto dei suoi compagni. Nel 2012 Sabu viola gli accordi presi con il governo e che gli costano 7 mesi di reclusione. Gli stessi sette mesi già scontati che compongono la sentenza finale, assieme ad 1 anno di libertà vigilata. Vale a dire...grazie di tutto.

Jeremy Hammond a parte, che ritengo innocente come un'angioletto, ho visto sentenze pesantissime per reati collocati anche in altri ambiti, decisamente meno "istituzionali" ed ora sono allibita dalla decisione di un giudice che, su gentile richiesta del governo, restituisce al mondo una persona che ha commesso reati di ogni tipo e perfino durante la collaborazione con i federali. Parlo di comuni reati di un comune delinquente, che fra un furto e l'altro si dilettava a presentarsi nelle chat per adescare gli amici e farli cadere nella trappola ideata dall'FBI, grazie alle vaste reti di sorveglianza in cui Sabu fungeva da fulcro.

I governi, impersonati dagli agenti specializzati, hanno imparato ad usare gli hacker contro il loro stesso sangue, è questa la loro forza ed è questa la debolezza di persone senza etica nè morale.

In galera sbattono i puri, per decenni, quelli che non sottostanno alle regole del gioco del più forte e che hanno un'onestà intellettuale e morale inattaccabile, quelli che non si vendono al maggior offerente e che non pensano nemmeno per una frazione di secondo "mors tua, vita mea". Come Jeremy Hammond.

Mi sembra comprensibilissimo il disappunto e non solo,  dei molti Anons che lo conoscevano e anche di chi non lo conosceva.. E' da un pezzo che tutti sapevano come fosse la vicenda, ma questa sentenza ha riaperto una  ferita mai arginata nel mondo degli hacktivisti, soprattutto alle persone che ricordano di essere state contattate da Sabu nelle chat per partecipare ad azioni pianificate dall'FBI per mettere le mani su più attivisti possibile.

Certo, più bottino, meno anni di carcere, che importa se significa tradire persone che si sono fidate ed hanno creduto di avere a che fare con una persona dagli ideali in comune.
Infatti i 26 anni e più che avrebbero dovuto comporre la vasta tipologia di reati commessi da Sabu, anche prima di fondare LulzSec, sono magicamente divenuti zero.

Il processo-farsa è stato sostanzialmente una lode al "pentimento" manifestato da Sabu, il quale ha dichiarato di aver cambiato vita, di non essere più quello di tre anni fa. A questo posso credere, infatti 3 anni fa era solo un delinquente qualsiasi, ora è un delinquente infame. E non mi riferisco agli attacchi iniziati fin dal 2003.
A questo punto, non mi interessa nemmeno disquisire sulla bontà degli attacchi in sè, prima che approdasse a LulzSec e nemmeno dopo a dire il vero, in vari paesi del mondo. Ormai tutto quello che ha fatto, assume un connotato diverso che non riesco a identificare con Anonymous.

Il giudice Preska ha motivato la sentenza definendo l'operato di Sabu "straordinaria cooperazione" e non contenta prosegue l'elogio all'ormai fu imputato dichiarandogli tutta la sua soddisfazione per aver fornito assistenza sofisticata e complessa al governo, permettendogli di penetrare nella segretezza che circondava LulzSec e quindi poter perseguire con successo i suoi membri. Beh, il giudice è sicuramente rimasto sbalordito dalla relazione degli agenti, Sabu, grazie ai suoi super poteri, ha spiattellato all'FBI l'intenzione di 300 attacchi, prontamente sventati.

Nota bene, l'avvocato difensore, ha dichiarato nella sua requisitoria, come se ce ne fosse bisogno, che il suo assistito in 9 mesi di full immersion nei meandri federali, ha dato tutto quello che ha potuto...

Sembra quasi scusarsi per il fastidio arrecatogli dal "processo" perchè Preska ci tiene a precisare che il povero Sabu è stato minacciato e aggredito per quello che ha fatto. E te credo, chissà come mai.

La storia di Sabu finisce qui, per ora. Lui è libero e Jeremy Hammond ha davanti a sè lunghi anni di reclusione, per molto meno e per una giusta causa. E' questo che lascia tanta amarezza.

Sabu, immagino, sarà al settimo cielo per aver visto la parole "fine" sulla sua vicenda giudiziaria, l'ha fatta franca ma non so per quanto tempo riuscirà a far tacere la coscienza. Forse un giorno la sua condanna sarà il rimorso, ma non lo sapremo mai.

L'hacker più odiato al mondo e l'hacker più amato al mondo. Una ragione in più per un #FreeJeremy.



3 commenti :

  1. Si Flo, per farti scrivere ci vuole qualcosa a grande impatto emotivo, questa cosa lo è, sapevo già che avresti scritto, me lo sentivo che avrei trovato questo post.
    La vicenda si commenta da sola, fa capire che la giustizia non esiste, perchè la giustizia dovrebbe essere intrinsecamente uguale per tutti, invece non lo è, chi prevarica il prossimo, vince, chi da tutto per il prossimo....
    I governi vogliono lavorare nell'ombra, chi accende fari, viene punito, chi aiuta a spegnerli diventa un eroe.
    Spero che Sabo possa trascorrere il tempo col rimorso per quello che ha fatto, anche se mi rendo conto che uno come lui, neanche sa cosa sia il rimorso, non conosce la lealtà, la fiducia....

    Grazie Flo, i tuoi articoli sono sempre bellissimi, spero continuerai a scrivere anche quanto non ci saranno più episodi del genere (la speranza per un mondo migliore c'è sempre), magari motivata da cose positive :-) :-*

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  2. Bah, per Jeremy Hammond questa sentenza dev'essere atroce, oltre al danno la beffa.
    Grazie Cri ;)

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